News from Brussels

L'ufficio di Bruxelles di Unioncamere Piemonte segue le iniziative, gli eventi e le opportunità di finanziamento dall'Europa di interesse del Sistema camerale e delle imprese piemontesi.

 

La Commissione adotta una comunicazione sulla transizione pulita dopo i dialoghi intavolati con l'industria e le parti sociali dell'UE

11 Aprile 2024

Per trasformare l'Europa in un'economia pulita, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, nel 2019 la Commissione ha presentato il Green Deal europeo. Ora l'attenzione è rivolta all'attuazione e al raggiungimento dei risultati

L'industria europea, insieme alle parti sociali, è a capo della transizione dell'economia europea anche se soffre il peggioramento del contesto di sicurezza, geopolitico ed economico.

I dialoghi sulla transizione pulita sono stati avviati dalla Presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione del 2023 come nuove modalità con cui la Commissione può interagire con l'industria e le parti sociali, comprenderne le sfide attuali e rafforzare e sostenere l'attuazione del Green Deal europeo.   

La Commissione ha adottato una comunicazione che evidenzia una serie di importanti filoni d'azione, individuati attraverso i dialoghi, che potrebbero sostenere un approccio industriale consolidato per realizzare il Green Deal europeo:

  • un quadro normativo efficace e semplificato che permetta alle imprese di realizzare la transizione
  • un intervento sui prezzi dell'energia
  • infrastrutture moderne
  • un accesso più agevole ai finanziamenti
  • un mercato unico più forte in un contesto competitivo a livello mondiale

La Commissione continuerà a interagire con l'industria e le parti sociali attraverso i dialoghi sulla transizione pulita ed è pronta ad avviare un dibattito approfondito con il Consiglio e il Parlamento sui fattori chiave di cui tenere conto.

10 Aprile 2024

C'è tempo fino al 4 giugno 2024 per partecipare alla 2a call per lo schema di Trasformazione circolare dell'obiettivo INNOVATE del progetto IN TRANSIT

Il consorzio mira al rafforzamento della competitività nelle regioni UE tramite il supporto dall'incubazione alla crescita delle PMI con soluzioni cross-settoriali, con un focus sulla circolarità, la sostenibilità e la digitalizzazione. Nello specifico, il bando INNOVATE intende sostenere e guidare 50 PMI selezionate nella transizione a modelli di business più circolari, tramite il miglioramento dei processi esistenti o lo sviluppo di nuovi prodotti. 

Le PMI interessate a candidarsi dovranno scegliere almeno 6 servizi a disposizione, con il tetto di 3 forniti a livello individuale e l'obbligo di frequenza del corso di coaching plan per tutte le aziende partecipanti. 

Possono candidarsi al bando le PMI dei Paesi membri UE dei settori aerospaziale, manifatturiero, tessile o edilizio.

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Pubblicata la nona relazione sulla coesione

27 Marzo 2024

La Commissione ha pubblicato la nona relazione sulla coesione, da cui emerge che la politica di coesione sta realizzando il proprio obiettivo di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali in tutta l'UE.

Ogni tre anni la Commissione pubblica la sua relazione sulla coesione, che valuta lo stato attuale della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE, presenta i progressi compiuti e gli insegnamenti tratti e illustra il ruolo dell'UE come motore dello sviluppo regionale.

Sono stati compiuti grandi passi avanti per ridurre i divari esistenti tra gli Stati membri e le regioni, rafforzando il mercato unico dell'UE e garantendo che l'Unione continui a investire nel capitale umano e nello sviluppo sostenibile. Sfruttare appieno il potenziale di ogni regione consente di rafforzare la competitività e la resilienza dell'Unione nel suo complesso.

La relazione è basata sui dati: analizza l'evoluzione della coesione in base a un'ampia gamma di indicatori, quali la prosperità, l'occupazione, i livelli di istruzione e la governance.

Una prima discussione sulle conclusioni raggiunte dalla nona relazione sulla coesione si svolgerà in occasione del nono Forum sulla coesione, che si terrà l'11 e il 12 aprile 2024 a Bruxelles. I rappresentanti dei portatori di interessi presso le autorità nazionali, regionali e locali rifletteranno su come la politica di coesione possa continuare a garantire che nessuna regione sia lasciata indietro nel quadro dei cambiamenti strutturali in corso.

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Pubblicato lo European Innovation Council Impact Report 2023

21 Marzo 2024

È stata pubblicata la relazione 2023 sull'impatto dello European Innovation Council.

Il report dimostra i progressi significativi compiuti dall'EIC a supporto degli imprenditori europei del settore deep tech. Nel 2023, l'EIC Fund ha concluso oltre 100 investimenti in aziende deep tech per un valore di circa 1,2 miliardi di euro e generando oltre 3,5 euro di investimenti aggiuntivi per ogni euro di investimento diretto.

Il valore complessivo del portafoglio di aziende sostenute dall'EIC è di quasi 70 miliardi di euro, con un aumento di 20 miliardi di euro negli ultimi due anni.

Il report, che si concentra sulle circa 500 start-up275 progetti di ricerca avanzata e 140 progetti di commercializzazione dei risultati della ricerca finanziati nell'ambito di Horizon Europe dal 2021, valuta anche gli impatti a lungo termine dell'intero portafoglio EIC, che comprende progetti e imprese finanziati nell'ambito della fase pilota dell'EIC (dal 2018 al 2020) e dei precedenti progetti SME Instrument e Future and Emerging Technology (dal 2014).

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La Commissione ha presentato un piano di azione per affrontare le carenze di manodopera e competenze

20 Marzo 2024

La carenza di manodopera e di competenze è in aumento in tutti gli Stati membri dell'UE. In una recente indagine, circa due terzi (63%) delle piccole e medie imprese hanno dichiarato di avere difficoltà nel trovare i profili professionali di cui hanno bisogno. Inoltre, la Commissione ha individuato 42 professioni caratterizzate da mancanza di personale. Per affrontare questa carenza di manodopera e di competenze, ha presentato un piano d'azione che delinea le principali misure che l'UE, gli Stati membri e le parti sociali dovrebbero adottare nel breve e medio termine. Ciò contribuirà a sbloccare il potenziale di crescita dell'UE, a sostenerne la competitività e a offrire migliori opportunità per tutti

Le azioni sono articolate in cinque settori: 

  1. sostenere l'ingresso nel mercato del lavoro delle categorie sottorappresentate 
  2. fornire sostegno allo sviluppo delle competenze, alla formazione e all'istruzione 
  3. migliorare le condizioni di lavoro 
  4. migliorare la mobilità equa all'interno dell'UE per i lavoratori e i discenti 
  5. attrarre talenti da paesi terzi 

Il piano d'azione è stato presentato in consultazione con le parti sociali, un passaggio fondamentale per comprendere le esigenze dei lavoratori e affrontare le problematiche del mercato del lavoro. Il piano fa seguito inoltre a numerose iniziative che l'UE, gli Stati membri e le parti sociali hanno già messo in atto, tra cui l'agenda per le competenze per l'Europa, il patto per le competenze e l'Anno europeo delle competenze. Le azioni proposte sono indispensabili per cercare di conseguire gli obiettivi principali dell'UE per il 2030 in materia di competenze e occupazione, secondo cui almeno il 78% della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro e il 60% degli adulti dovrebbe partecipare a formazioni annuali. 

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Report della Commissione sul servizio di supporto alle PMI in materia di proprietà intellettuale

21 Febbraio 2024

La Commissione europea ha pubblicato un report sui risultati principali della fornitura dei servizi dell'Horizon IP Scan, il progetto pilota operativo dal 2020 al 2023 al servizio di start-up e PMI coinvolte in iniziative di ricerca collaborativa.

Il servizio, offerto da un ampio team di esperti internazionali in materia di proprietà intellettuale (PI), ha coinvolto oltre 350 PMI impegnate in progetti collaborativi di Horizon 2020Horizon Europe ed Eureka, in linea con gli obiettivi strategici delineati nel Piano d'Azione dell'UE sulla PI.

Horizon IP Scan ha assistito le PMI nel passaggio dai diritti di proprietà intellettuale per la sicurezza degli asset aziendali a una migliore comprensione dello sviluppo di strategie di gestione comprensive e impattanti per la creazione di valore, aumentando la consapevolezza delle questioni relative alla PI e identificando aree di miglioramento. Il rapporto fornisce una breve panoramica dei profili dei richiedenti dei servizi Horizon IP Scan e include approfondimenti sulle sfide e i fattori rilevanti per il servizio, sottolineando le motivazioni delle PMI nella richiesta di supporto e approfondendo le principali sfide legate all'IP nella loro partecipazione a progetti collaborativi di Horizon 2020 e Horizon Europe.

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Nuova relazione annuale sul mercato unico e la competitività della Commissione europea

14 Febbraio 2024

Nel documento sono illustrati in dettaglio i punti di forza e le sfide concorrenziali del mercato unico europeo, tracciando gli sviluppi annuali in base ai nove fattori di competitività che erano stati individuati nella comunicazione dell'UE sulla competitività a lungo termine del 2023, che sono:  funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubblici, ricerca e innovazione, energia, circolarità, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta.

La relazione ha rilevato che 9 indicatori chiave di prestazione sono migliorati, mentre 5 sono peggiorati; 3 sono stabili e per altri 2 non sono ancora disponibili nuovi dati.

Per quanto riguarda gli investimenti, dalla relazione emerge che quelli pubblici si sono ripresi dai bassi livelli post crisi finanziaria, in parte grazie al dispositivo per la ripresa e la resilienza, mentre gli investimenti privati rimangono elevati.

Nonostante permangano i prezzi elevati dell'energia, il documento sottolinea i passi importanti compiuti negli ultimi anni al fine di aggiornare gli strumenti della politica energetica dell'UE e sostenere la produzione di tecnologie pulite dell'UE.

Con la relazione sono stati pubblicati anche alcuni documenti che la integrano:

  • Due documenti di lavoro dei servizi della Commissione: nel primo sono presentate ulteriori informazioni sugli indicatori chiave di prestazione per la competitività, mentre il secondo contiene i risultati dell'Osservatorio europeo degli ecosistemi industriali sulle transizioni verde e digitale nei singoli ecosistemi industriali

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Il Consiglio europeo approva l'accordo per la prima revisione del bilancio pluriennale dell'UE 2021-2027

1 Febbraio 2024

Nel 2020 l'UE ha approvato il suo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, insieme allo strumento per la ripresa NextGenerationEU.

Il 20 giugno 2023 la Commissione europea ha proposto una revisione mirata del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per il quale ora si è giunti ad uno storico accordo in seno al Consiglio europeo.

L'accordo raggiunto in sede di Consiglio conferma tutte le priorità della proposta della Commissione e copre l'80% del finanziamento richiesto. Tale rafforzamento consentirà all'UE di continuare a ottenere risultati sulle priorità comuni, a vantaggio dei cittadini dell'Unione e non solo.

Di seguito alcuni dei temi chiave interessati dalla revisione.

  • Sostegno essenziale all'Ucraina - Un nuovo strumento per l'Ucraina, fondato su sovvenzioni, prestiti e garanzie, con una capacità complessiva di 50 miliardi di € per il periodo 2024-2027 provvederà alle necessità immediate dell'Ucraina, alla ripresa e all'ammodernamento del paese nel suo percorso verso l'UE.
  • Ulteriori azioni in materia di migrazione e sfide esterne - Un rafforzamento di 9,6 miliardi di € servirà ad affrontare il fenomeno migratorio nella sua duplice dimensione interna ed esterna e aiuterà i partner dei Balcani occidentali, del vicinato meridionale e altri partner dell'UE.
  • Rafforzamento della sovranità e della competitività - La piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) promuoverà la competitività a lungo termine dell'UE nelle tecnologie critiche, come digitale e deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie, con nuovi margini di flessibilità e incentivi per i finanziamenti a favore della coesione e il dispositivo per la ripresa e la resilienza nonché un sostegno integrativo di 1,5 miliardi di € per il Fondo europeo per la difesa.
  • Una risposta più incisiva alle sfide impreviste - Dal 2021 il bilancio dell'UE è stato mobilitato per far fronte a ripetute crisi: crisi energetica, crisi alimentari e conseguenze della guerra provocata dalla Russia, in un contesto di aumento dell'inflazione e degli interessi passivi. Affinché il bilancio dell'UE possa continuare a rispondere a circostanze impreviste, lo strumento di flessibilità sarà rafforzato con 2 miliardi di €, mentre l'importo massimo della riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza sarà incrementato di 1,5 miliardi di € e suddiviso in 2 strumenti distinti: la riserva di solidarietà europea e la riserva per gli aiuti d'urgenza.
  • Un meccanismo articolato in 3 fasi, da utilizzare in caso di emergenza, e un nuovo strumento offriranno chiarezza sui meccanismi di bilancio per il finanziamento dei costi connessi a NextGenerationEU.

Il finanziamento della revisione sarà fornito attraverso una combinazione di nuove risorse e riassegnazioni all'interno del bilancio UE: questo permetterà all'UE di continuare ad agire sulle priorità più urgenti riducendo al minimo l'impatto sui bilanci nazionali.

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Fondo PMI di EUIPO – Al via dal 22 gennaio l'edizione 2024 del Fondo dedicato alle piccole e medie imprese

23 Gennaio 2024

Il Fondo per le PMI «Ideas Powered for business» è un regime di sovvenzioni concepito per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) con sede nell’UE a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale (PI). Il Fondo per le PMI è un’iniziativa della Commissione europea attuata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e sarà attivo dal 22 gennaio 2024 all’6 dicembre 2024.

La domanda può essere presentata da un titolare di un’azienda, un dipendente o un rappresentante esterno autorizzato che agisce per loro conto. Le sovvenzioni sono concesse sotto forma di voucher che il beneficiario può utilizzare per richiedere un rimborso. I rimborsi saranno sempre versati direttamente sul conto bancario della PMI.

Rispetto alle precedenti edizioni, quella del 2024 prevede una soglia massima di rimborso più elevata per il voucher brevetti e il voucher varietà vegetali, mentre resta immutata la soglia di rimborso per i marchi e i disegni/modelli.

Nel dettaglio, il Fondo PMI 2024 prevede:

  • Voucher 2: rimborso per tasse di registrazione di marchi e disegni nazionali ed esteri fino ad un massimo di 1.000 euro ad impresa
  • Voucher 3: rimborso delle tasse di deposito per brevetti nazionali ed esteri fino ad un massimo di 3.500 euro e rimborso delle spese di consulenza per la redazione e il deposito delle domande di brevetto europeo fino ad un massimo di 2.000 euro
  • Voucher 4: rimborso delle tasse di deposito e di esame online delle domande di varietà vegetali comunitarie fino ad un massimo di 1.500 euro

Un webinar informativo è previsto per il 6 febbraio.

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Approvato il mandato negoziale per STEP, la piattaforma tecnologie strategiche per l'Europa

11 Gennaio 2024

Gli Stati membri dell'UE hanno trovato un accordato sul mandato negoziale del Consiglio sulla proposta dell'istituzione della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP).

La piattaforma supporterà gli investimenti in settori critici come la tecnologia digitale, la tecnologia pulita e le biotecnologie, contribuendo a ridurre le dipendenze strategiche dell'UE e potenziando la sua competitività a lungo termine.

Il mandato negoziale del Consiglio è parziale: la sua posizione su ulteriori supporti finanziari per STEP dipenderà dagli esiti dei negoziati sulla revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.Tra gli elementi chiave del mandato del Consiglio, si sottolineano gli obiettivi e la portata di STEP, insieme al sostegno proposto per il sigillo di sovranità e al portale di sovranità per gli investimenti correlati alla piattaforma.

Il Consiglio ha anche concordato con la proposta di un tasso di cofinanziamento del 100% e un prefinanziamento del 30% per le priorità STEP nel periodo di programmazione 2021-2027 dei fondi della politica di coesione. Inoltre, ha approvato la possibilità di investire nelle grandi imprese per promuovere ulteriormente gli obiettivi della piattaforma.

Per facilitare l'uso dei finanziamenti disponibili e creare sinergie tra gli strumenti di finanziamento per gli investimenti in tecnologie critiche, il Consiglio sostiene l'individuazione di risorse che sosterrebbero gli obiettivi STEP all'interno di una serie di programmi e fondi dell'UE esistenti, tra cui InvestEU, Horizon Europe, European Defence Fund, Innovation Fund, Fondo per la ripresa e la resilienza e i fondi della politica di coesione.

Il mandato parziale servirà da base per i negoziati su STEP con il Parlamento europeo. Una volta raggiunto un accordo, il regolamento dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento.

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Pubblicata l'edizione 2023 dell'EU industrial R&D investment scoreboard

14 Dicembre 2023

L'edizione 2023 del quadro di valutazione dell'UE sugli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese ha rivelato un notevole aumento degli investimenti nel 2022.

Gli investimenti privati in R&S nell'UE hanno raggiunto, infatti, la percentuale di crescita più alta dal 2015 ed è più che raddoppiata rispetto al 2021, con un aumento del 13,6% nel 2022.  In particolare, Germania, Francia e Paesi Bassi concentrano la metà delle imprese, rappresentando il 73% degli investimenti in R&S nell'UE. A confronto, la Cina ha visto una diminuzione dal 25% al 16%, mentre le imprese statunitensi hanno registrato un rallentamento dal 16% al 12,6%.

Un dato rilevante è la diversità settoriale: il ruolo guida dell'UE emerge chiaramente nel settore automobilistico, responsabile del 42,2% degli investimenti globali in R&S. L'Europa è inoltre in testa nei brevetti verdi ad alto valore (68%) e nelle tecnologie di trasporto pulite (29%).

L'UE, in particolare, ha assunto un ruolo guida nella riduzione dell'impronta di carbonio, dimostrando un impegno significativo per la responsabilità ambientale. La continuità degli investimenti in R&S indica una prospettiva positiva per la sostenibilità aziendale e l'innovazione nell'UE.

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La Commissione promuove un partenariato strategico per le competenze per far progredire la digitalizzazione del sistema energetico

14 Dicembre 2023

Con il sostegno della Commissione europea, le parti interessate dell'industria energetica hanno istituito un Partenariato per le competenze su larga scala (LSP) nell'ambito dell'iniziativa Patto per le competenze dell'UE, al fine di promuovere lo sviluppo delle competenze nel settore energetico in tutta Europa.

Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella risposta dell'UE alla carenza di competenze legate alla transizione verso l'energia pulita.

Nonostante l'andamento positivo del tasso di occupazione in questo settore, secondo l'ultima relazione sui progressi della competitività in materia di tecnologie energetiche pulite, la carenza di competenze potrebbe avere un impatto sulla crescita del settore dell'energia pulita.

Nel 2023, quasi 4 PMI su 5 dichiarano di avere difficoltà a trovare lavoratori con le giuste competenze e il 25% delle imprese dell'UE impegnate nella produzione di apparecchiature elettriche dovrà far fronte a carenze nel mercato del lavoro.

Questo partenariato è un'importante azione identificata nel Piano d'azione per la digitalizzazione del sistema energetico dell'ottobre 2022, che attua le priorità della Commissione europea del Green Deal e della transizione digitale, nonché il piano REPowerEU. 

L'LSP del settore energetico è la ventesima partnership su larga scala del Patto per le competenze.

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Al via dal 3 gennaio 2024 il nuovo bando EIC Accelerator di Horizon Europe

06 Dicembre 2023

Il bando EIC Accelerator 2024, del valore di 675 milioni di euro, è rivolto a singole piccole e medie imprese, in particolare startup e spinout, per sviluppare e scalare innovazioni rivoluzionarie ad alto impatto in grado di creare nuovi mercati o rivoluzionare quelli esistenti. In alcuni casi vengono sostenute anche piccole mid-cap (fino a 500 dipendenti).

L'EIC Accelerator fornisce un sostegno finanziario con:

  • finanziamenti a fondo perduto (grant) fino a 2,5 milioni di euro per i costi di sviluppo dell'innovazione,
  • investimenti (direct equity investments) fino a 15 milioni di euro gestiti dall'EIC Fund per lo scale up e altri costi rilevanti. Le aziende che lavorano su tecnologie di interesse strategico europeo possono richiedere investimenti EIC superiori a 15 milioni di euro.

Inoltre, le aziende selezionate dall'EIC ricevono servizi di coaching, mentoring, accesso a investitori e contatto con altre aziende e molte altre opportunità derivanti dall'avere accesso alla comunità EIC.

I bandi aperti sono, nello specifico sono: EIC Accelerator Open e EIC Accelerator Challenges 

    Il processo di selezione di EIC Accelerator comprende 3 fasi. Ogni fase superata con successo dà accesso alla fase successiva:

    • Scrittura di una proposta breve
    • Presentazione di una proposta completa
    • Intervista con la Giuria EIC

    E' possibile presentare in qualunque momento le short proposal mentre sono previste due cut-off dates per presentare le full applications: 13 marzo 2024 e 3 ottobre 2024.

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    La Commissione ha aperto uno schema di sovvenzioni per promuovere l'idrogeno rinnovabile

    29 Novembre 2023

    La Commissione europea ha annunciato una nuova iniziativa volta a incentivare la scalabilità e la diffusione dell'idrogeno rinnovabile, aprendo la prima asta nell'ambito della Banca Europea dell'Idrogeno.

    L'asta fa parte dell’Innovation Fund e mette a disposizione 800 milioni di euro per sovvenzionare la produzione di idrogeno verde, con ulteriori 2,2 miliardi di euro previsti per l'inizio del prossimo anno.

    L’iniziativa dovrebbe sostenere il lavoro della Clean Hydrogen Joint Undertaking, il partenariato pubblico-privato creato per sviluppare e implementare l'idrogeno rinnovabile su larga scala. Tuttavia, è emersa l’incertezza del futuro del partenariato: sarà, infatti, necessario definire il suo ruolo rispetto alle molteplici iniziative che sono sorte in seguito alla decisione di dare all'idrogeno un ruolo di rilievo nella strategia climatica dell'UE.

    In particolare, il settore dell'idrogeno richiede maggiori finanziamenti dall'UE, e la partnership deve migliorare la sua collaborazione con altre iniziative e con l'Innovation Fund, che promuove progetti altamente innovativi per ridurre le emissioni.

    Nonostante le sfide, la partnership è vista come un elemento cruciale per concentrare i progetti attraverso un singolo strumento, ma si prevede che nei prossimi anni l'attenzione dovrà spostarsi sulla scalabilità e sulla produzione.

    L'Unione europea si è posta l'obiettivo di produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile all'anno e importarne altrettante entro il 2030, ma i costi elevati di produzione e la mancanza di infrastrutture ostacolano il settore. L'UE punta anche sulla cooperazione internazionale per costruire un mercato globale dell'idrogeno e ha annunciato accordi con paesi come il Brasile, l'Africa e l'America Latina.

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    La Commissione propone nuove misure in materia di competenze e talenti per contribuire ad affrontare la carenza di manodopera

    15 Novembre 2023

    La Commissione ha presentato una serie di nuove iniziative all’interno di un pacchetto sulla mobilità delle competenze e dei talenti al fine di rendere l'UE più attraente per i talenti provenienti dall'esterno e facilitare la mobilità interna.

    Queste iniziative comprendono la creazione di un EU Talent Pool, l'agevolazione del riconoscimento delle qualifiche acquisite in paesi terzi e la promozione della mobilità per l'apprendimento.
    In primo luogo, la Commissione propone di istituire un EU Talent Pool per facilitare l'assunzione di persone in cerca di lavoro provenienti da Paesi terzi in occupazioni carenti in tutta l'UE. Il pool di talenti dell'UE sosterrà inoltre l'attuazione dei partenariati di talenti. Si tratta di partenariati su misura con Paesi extra-UE, che offrono mobilità per lavoro o formazione. 
    Per accelerare il riconoscimento delle qualifiche acquisite nei Paesi terzi, la Commissione raccomanda inoltre misure volte a modernizzare l'attuale sistema di riconoscimento dell'UE ed avvicinarlo al sistema istituito per i cittadini dell'UE che si trasferiscono in un altro Stato membro.

    Infine, la proposta di raccomandazione del Consiglio incoraggia la mobilità per l'apprendimento a tutti i livelli di istruzione, fissando nuovi obiettivi ambiziosi per il 2030, come quello di aumentare la quota di esperienze di mobilità. La proposta mira a promuovere l'attrattiva dell'UE come destinazione di apprendimento e si impegna a monitorare e sostenere gli Stati membri nell'attuazione di questi obiettivi.

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    La carenza di competenze è uno dei problemi più gravi per le PMI dell'UE secondo una nuova indagine dell'Eurobarometro

    14 Novembre 2023

    Secondo una nuova indagine dell'Eurobarometro, la carenza di competenze è uno dei problemi più gravi per le piccole e medie imprese (PMI) dell'UE

    L'indagine condotta si è dimostrata uno strumento utile per comprendere l'impatto della carenza di competenze sulle PMI e contribuirà all'elaborazione delle politiche della Commissione.

    L'indagine integra anche un altro studio di Eurobarometro pubblicato di recente che si concentra sulle attività di formazione e qualificazione delle imprese.

    Alcune delle principali conclusioni dell'indagine dell'Eurobarometro sono:

    • La carenza di competenze rappresenta un problema serio per le aziende di piccole e medie dimensioni in Europa, essendo identificata come tale dal 53% delle microimprese (<10 dipendenti), dal 65% delle piccole imprese (10-49 dipendenti) e dal 68% delle medie imprese (50-249 dipendenti). Guardando ai due anni precedenti, il 61% delle microimprese e l'80% delle medie imprese hanno avuto difficoltà a trovare e assumere personale con le giuste competenze.
    • Le PMI si trovano più spesso a dover affrontare una carenza di competenze per il personale con formazione tecnica, come ad esempio i lavoratori di laboratorio, i meccanici o altri. Quasi la metà (42%) delle PMI europee ha dichiarato di dover affrontare una carenza di personale qualificato. Questo è particolarmente problematico per le PMI del settore industriale e manifatturiero, con il 47% e il 50% delle PMI che dichiarano di avere problemi ad assumere personale tecnico qualificato.
    • La carenza di competenze colpisce le PMI in vari modi, determinando un aumento del carico di lavoro per il personale esistente, la perdita di vendite o di opportunità di vendita, nonché una riduzione della redditività e della crescita.
    • Solo una PMI su sette (14%) dichiara di assumere personale da altri Stati membri dell'UE per far fronte alla carenza di competenze, anche se la percentuale è più alta per le PMI più grandi. Le barriere linguistiche e, in misura minore, le difficoltà amministrative sono state identificate come i principali ostacoli all'aumento dell'assunzione di personale qualificato in tutta l'UE.
    • La maggioranza delle PMI si è dichiarata relativamente soddisfatta del sostegno politico ricevuto per affrontare la carenza di competenze, pur indicando ulteriori margini di miglioramento. Per quanto riguarda le politiche che meglio supportano le loro esigenze, le microimprese citano soprattutto gli incentivi fiscali (39%) e i sussidi diretti (28%), mentre il 38% delle medie imprese indica come più utile la formazione per l'aggiornamento professionale.

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    Sara Solazzo
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    Tel. +39 340.5875067
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    Ultima modifica
    Gio 11 Apr, 2024