L’andamento della congiuntura manifatturiera in Piemonte: produzione in crescita nel III trimestre 2025, ma restano timori sul futuro di breve periodo

Bene l'aerospazio e l'alimentare, in calo solo la filiera del legno

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi i dati della 216ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei mesi di ottobre e novembre 2025 con riferimento ai dati del periodo luglio-settembre 2025 e ha coinvolto 1.762 imprese manifatturiere piemontesi, per un numero complessivo di 95.505 addetti e un valore pari a circa 57 miliardi di euro di fatturato.

I risultati emersi dall’indagine devono essere inseriti nel contesto generale dell'andamento dell'economia piemontese, che ha mostrato segnali di consolidamento, pur in un quadro di incertezza. Anche nel III trimestre l'economia del Piemonte ha confermato, infatti, la propria capacità di tenuta e resilienza. Secondo la stima previsionale PILNOW del Comitato Torino Finanza, il Prodotto interno lordo regionale è cresciuto dello +0,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo risultato posiziona il Piemonte al di sopra delle performance registrata in Italia (+0,4%) e in Germania (+0,3%). Sebbene la dinamica resti inferiore alla media dell'Unione Europea (+1,5%), il dato testimonia la solidità strutturale e l'abilità del sistema produttivo piemontese di mantenere una traiettoria di sviluppo in un contesto globale ancora molto difficile.

Complessivamente nel periodo luglio-settembre 2025 la produzione industriale regionale ha segnato un aumento del 2,5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente: la crescita acquisita per il 2025, quella che si otterrebbe se l’ultimo trimestre dell’anno registrasse una variazione nulla, risulta quindi pari al +0,7%.