News from Brussels

L'ufficio di Bruxelles di Unioncamere Piemonte segue le iniziative, gli eventi e le opportunità di finanziamento dall'Europa di interesse del Sistema camerale e delle imprese piemontesi.

Report della Commissione sul servizio di supporto alle PMI in materia di proprietà intellettuale

21 Febbraio 2024

La Commissione europea ha pubblicato un report sui risultati principali della fornitura dei servizi dell'Horizon IP Scan, il progetto pilota operativo dal 2020 al 2023 al servizio di start-up e PMI coinvolte in iniziative di ricerca collaborativa.

Il servizio, offerto da un ampio team di esperti internazionali in materia di proprietà intellettuale (PI), ha coinvolto oltre 350 PMI impegnate in progetti collaborativi di Horizon 2020Horizon Europe ed Eureka, in linea con gli obiettivi strategici delineati nel Piano d'Azione dell'UE sulla PI.

Horizon IP Scan ha assistito le PMI nel passaggio dai diritti di proprietà intellettuale per la sicurezza degli asset aziendali a una migliore comprensione dello sviluppo di strategie di gestione comprensive e impattanti per la creazione di valore, aumentando la consapevolezza delle questioni relative alla PI e identificando aree di miglioramento. Il rapporto fornisce una breve panoramica dei profili dei richiedenti dei servizi Horizon IP Scan e include approfondimenti sulle sfide e i fattori rilevanti per il servizio, sottolineando le motivazioni delle PMI nella richiesta di supporto e approfondendo le principali sfide legate all'IP nella loro partecipazione a progetti collaborativi di Horizon 2020 e Horizon Europe.

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Nuova relazione annuale sul mercato unico e la competitività della Commissione europea

14 Febbraio 2024

Nel documento sono illustrati in dettaglio i punti di forza e le sfide concorrenziali del mercato unico europeo, tracciando gli sviluppi annuali in base ai nove fattori di competitività che erano stati individuati nella comunicazione dell'UE sulla competitività a lungo termine del 2023, che sono:  funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubblici, ricerca e innovazione, energia, circolarità, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta.

La relazione ha rilevato che 9 indicatori chiave di prestazione sono migliorati, mentre 5 sono peggiorati; 3 sono stabili e per altri 2 non sono ancora disponibili nuovi dati.

Per quanto riguarda gli investimenti, dalla relazione emerge che quelli pubblici si sono ripresi dai bassi livelli post crisi finanziaria, in parte grazie al dispositivo per la ripresa e la resilienza, mentre gli investimenti privati rimangono elevati.

Nonostante permangano i prezzi elevati dell'energia, il documento sottolinea i passi importanti compiuti negli ultimi anni al fine di aggiornare gli strumenti della politica energetica dell'UE e sostenere la produzione di tecnologie pulite dell'UE.

Con la relazione sono stati pubblicati anche alcuni documenti che la integrano:

  • Due documenti di lavoro dei servizi della Commissione: nel primo sono presentate ulteriori informazioni sugli indicatori chiave di prestazione per la competitività, mentre il secondo contiene i risultati dell'Osservatorio europeo degli ecosistemi industriali sulle transizioni verde e digitale nei singoli ecosistemi industriali

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Il Consiglio europeo approva l'accordo per la prima revisione del bilancio pluriennale dell'UE 2021-2027

1 Febbraio 2024

Nel 2020 l'UE ha approvato il suo bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027, insieme allo strumento per la ripresa NextGenerationEU.

Il 20 giugno 2023 la Commissione europea ha proposto una revisione mirata del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per il quale ora si è giunti ad uno storico accordo in seno al Consiglio europeo.

L'accordo raggiunto in sede di Consiglio conferma tutte le priorità della proposta della Commissione e copre l'80% del finanziamento richiesto. Tale rafforzamento consentirà all'UE di continuare a ottenere risultati sulle priorità comuni, a vantaggio dei cittadini dell'Unione e non solo.

Di seguito alcuni dei temi chiave interessati dalla revisione.

  • Sostegno essenziale all'Ucraina - Un nuovo strumento per l'Ucraina, fondato su sovvenzioni, prestiti e garanzie, con una capacità complessiva di 50 miliardi di € per il periodo 2024-2027 provvederà alle necessità immediate dell'Ucraina, alla ripresa e all'ammodernamento del paese nel suo percorso verso l'UE.
  • Ulteriori azioni in materia di migrazione e sfide esterne - Un rafforzamento di 9,6 miliardi di € servirà ad affrontare il fenomeno migratorio nella sua duplice dimensione interna ed esterna e aiuterà i partner dei Balcani occidentali, del vicinato meridionale e altri partner dell'UE.
  • Rafforzamento della sovranità e della competitività - La piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP) promuoverà la competitività a lungo termine dell'UE nelle tecnologie critiche, come digitale e deep tech, tecnologie pulite e biotecnologie, con nuovi margini di flessibilità e incentivi per i finanziamenti a favore della coesione e il dispositivo per la ripresa e la resilienza nonché un sostegno integrativo di 1,5 miliardi di € per il Fondo europeo per la difesa.
  • Una risposta più incisiva alle sfide impreviste - Dal 2021 il bilancio dell'UE è stato mobilitato per far fronte a ripetute crisi: crisi energetica, crisi alimentari e conseguenze della guerra provocata dalla Russia, in un contesto di aumento dell'inflazione e degli interessi passivi. Affinché il bilancio dell'UE possa continuare a rispondere a circostanze impreviste, lo strumento di flessibilità sarà rafforzato con 2 miliardi di €, mentre l'importo massimo della riserva di solidarietà e per gli aiuti d'urgenza sarà incrementato di 1,5 miliardi di € e suddiviso in 2 strumenti distinti: la riserva di solidarietà europea e la riserva per gli aiuti d'urgenza.
  • Un meccanismo articolato in 3 fasi, da utilizzare in caso di emergenza, e un nuovo strumento offriranno chiarezza sui meccanismi di bilancio per il finanziamento dei costi connessi a NextGenerationEU.

Il finanziamento della revisione sarà fornito attraverso una combinazione di nuove risorse e riassegnazioni all'interno del bilancio UE: questo permetterà all'UE di continuare ad agire sulle priorità più urgenti riducendo al minimo l'impatto sui bilanci nazionali.

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Fondo PMI di EUIPO – Al via dal 22 gennaio l'edizione 2024 del Fondo dedicato alle piccole e medie imprese

23 Gennaio 2024

Il Fondo per le PMI «Ideas Powered for business» è un regime di sovvenzioni concepito per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) con sede nell’UE a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale (PI). Il Fondo per le PMI è un’iniziativa della Commissione europea attuata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) e sarà attivo dal 22 gennaio 2024 all’6 dicembre 2024.

La domanda può essere presentata da un titolare di un’azienda, un dipendente o un rappresentante esterno autorizzato che agisce per loro conto. Le sovvenzioni sono concesse sotto forma di voucher che il beneficiario può utilizzare per richiedere un rimborso. I rimborsi saranno sempre versati direttamente sul conto bancario della PMI.

Rispetto alle precedenti edizioni, quella del 2024 prevede una soglia massima di rimborso più elevata per il voucher brevetti e il voucher varietà vegetali, mentre resta immutata la soglia di rimborso per i marchi e i disegni/modelli.

Nel dettaglio, il Fondo PMI 2024 prevede:

  • Voucher 2: rimborso per tasse di registrazione di marchi e disegni nazionali ed esteri fino ad un massimo di 1.000 euro ad impresa
  • Voucher 3: rimborso delle tasse di deposito per brevetti nazionali ed esteri fino ad un massimo di 3.500 euro e rimborso delle spese di consulenza per la redazione e il deposito delle domande di brevetto europeo fino ad un massimo di 2.000 euro
  • Voucher 4: rimborso delle tasse di deposito e di esame online delle domande di varietà vegetali comunitarie fino ad un massimo di 1.500 euro

Un webinar informativo è previsto per il 6 febbraio.

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Approvato il mandato negoziale per STEP, la piattaforma tecnologie strategiche per l'Europa

11 Gennaio 2024

Gli Stati membri dell'UE hanno trovato un accordato sul mandato negoziale del Consiglio sulla proposta dell'istituzione della Strategic Technologies for Europe Platform (STEP).

La piattaforma supporterà gli investimenti in settori critici come la tecnologia digitale, la tecnologia pulita e le biotecnologie, contribuendo a ridurre le dipendenze strategiche dell'UE e potenziando la sua competitività a lungo termine.

Il mandato negoziale del Consiglio è parziale: la sua posizione su ulteriori supporti finanziari per STEP dipenderà dagli esiti dei negoziati sulla revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027.Tra gli elementi chiave del mandato del Consiglio, si sottolineano gli obiettivi e la portata di STEP, insieme al sostegno proposto per il sigillo di sovranità e al portale di sovranità per gli investimenti correlati alla piattaforma.

Il Consiglio ha anche concordato con la proposta di un tasso di cofinanziamento del 100% e un prefinanziamento del 30% per le priorità STEP nel periodo di programmazione 2021-2027 dei fondi della politica di coesione. Inoltre, ha approvato la possibilità di investire nelle grandi imprese per promuovere ulteriormente gli obiettivi della piattaforma.

Per facilitare l'uso dei finanziamenti disponibili e creare sinergie tra gli strumenti di finanziamento per gli investimenti in tecnologie critiche, il Consiglio sostiene l'individuazione di risorse che sosterrebbero gli obiettivi STEP all'interno di una serie di programmi e fondi dell'UE esistenti, tra cui InvestEU, Horizon Europe, European Defence Fund, Innovation Fund, Fondo per la ripresa e la resilienza e i fondi della politica di coesione.

Il mandato parziale servirà da base per i negoziati su STEP con il Parlamento europeo. Una volta raggiunto un accordo, il regolamento dovrà essere formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento.

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Pubblicata l'edizione 2023 dell'EU industrial R&D investment scoreboard

14 Dicembre 2023

L'edizione 2023 del quadro di valutazione dell'UE sugli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese ha rivelato un notevole aumento degli investimenti nel 2022.

Gli investimenti privati in R&S nell'UE hanno raggiunto, infatti, la percentuale di crescita più alta dal 2015 ed è più che raddoppiata rispetto al 2021, con un aumento del 13,6% nel 2022.  In particolare, Germania, Francia e Paesi Bassi concentrano la metà delle imprese, rappresentando il 73% degli investimenti in R&S nell'UE. A confronto, la Cina ha visto una diminuzione dal 25% al 16%, mentre le imprese statunitensi hanno registrato un rallentamento dal 16% al 12,6%.

Un dato rilevante è la diversità settoriale: il ruolo guida dell'UE emerge chiaramente nel settore automobilistico, responsabile del 42,2% degli investimenti globali in R&S. L'Europa è inoltre in testa nei brevetti verdi ad alto valore (68%) e nelle tecnologie di trasporto pulite (29%).

L'UE, in particolare, ha assunto un ruolo guida nella riduzione dell'impronta di carbonio, dimostrando un impegno significativo per la responsabilità ambientale. La continuità degli investimenti in R&S indica una prospettiva positiva per la sostenibilità aziendale e l'innovazione nell'UE.

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La Commissione promuove un partenariato strategico per le competenze per far progredire la digitalizzazione del sistema energetico

14 Dicembre 2023

Con il sostegno della Commissione europea, le parti interessate dell'industria energetica hanno istituito un Partenariato per le competenze su larga scala (LSP) nell'ambito dell'iniziativa Patto per le competenze dell'UE, al fine di promuovere lo sviluppo delle competenze nel settore energetico in tutta Europa.

Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella risposta dell'UE alla carenza di competenze legate alla transizione verso l'energia pulita.

Nonostante l'andamento positivo del tasso di occupazione in questo settore, secondo l'ultima relazione sui progressi della competitività in materia di tecnologie energetiche pulite, la carenza di competenze potrebbe avere un impatto sulla crescita del settore dell'energia pulita.

Nel 2023, quasi 4 PMI su 5 dichiarano di avere difficoltà a trovare lavoratori con le giuste competenze e il 25% delle imprese dell'UE impegnate nella produzione di apparecchiature elettriche dovrà far fronte a carenze nel mercato del lavoro.

Questo partenariato è un'importante azione identificata nel Piano d'azione per la digitalizzazione del sistema energetico dell'ottobre 2022, che attua le priorità della Commissione europea del Green Deal e della transizione digitale, nonché il piano REPowerEU. 

L'LSP del settore energetico è la ventesima partnership su larga scala del Patto per le competenze.

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Al via dal 3 gennaio 2024 il nuovo bando EIC Accelerator di Horizon Europe

06 Dicembre 2023

Il bando EIC Accelerator 2024, del valore di 675 milioni di euro, è rivolto a singole piccole e medie imprese, in particolare startup e spinout, per sviluppare e scalare innovazioni rivoluzionarie ad alto impatto in grado di creare nuovi mercati o rivoluzionare quelli esistenti. In alcuni casi vengono sostenute anche piccole mid-cap (fino a 500 dipendenti).

L'EIC Accelerator fornisce un sostegno finanziario con:

  • finanziamenti a fondo perduto (grant) fino a 2,5 milioni di euro per i costi di sviluppo dell'innovazione,
  • investimenti (direct equity investments) fino a 15 milioni di euro gestiti dall'EIC Fund per lo scale up e altri costi rilevanti. Le aziende che lavorano su tecnologie di interesse strategico europeo possono richiedere investimenti EIC superiori a 15 milioni di euro.

Inoltre, le aziende selezionate dall'EIC ricevono servizi di coaching, mentoring, accesso a investitori e contatto con altre aziende e molte altre opportunità derivanti dall'avere accesso alla comunità EIC.

I bandi aperti sono, nello specifico sono: EIC Accelerator Open e EIC Accelerator Challenges 

    Il processo di selezione di EIC Accelerator comprende 3 fasi. Ogni fase superata con successo dà accesso alla fase successiva:

    • Scrittura di una proposta breve
    • Presentazione di una proposta completa
    • Intervista con la Giuria EIC

    E' possibile presentare in qualunque momento le short proposal mentre sono previste due cut-off dates per presentare le full applications: 13 marzo 2024 e 3 ottobre 2024.

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    La Commissione ha aperto uno schema di sovvenzioni per promuovere l'idrogeno rinnovabile

    29 Novembre 2023

    La Commissione europea ha annunciato una nuova iniziativa volta a incentivare la scalabilità e la diffusione dell'idrogeno rinnovabile, aprendo la prima asta nell'ambito della Banca Europea dell'Idrogeno.

    L'asta fa parte dell’Innovation Fund e mette a disposizione 800 milioni di euro per sovvenzionare la produzione di idrogeno verde, con ulteriori 2,2 miliardi di euro previsti per l'inizio del prossimo anno.

    L’iniziativa dovrebbe sostenere il lavoro della Clean Hydrogen Joint Undertaking, il partenariato pubblico-privato creato per sviluppare e implementare l'idrogeno rinnovabile su larga scala. Tuttavia, è emersa l’incertezza del futuro del partenariato: sarà, infatti, necessario definire il suo ruolo rispetto alle molteplici iniziative che sono sorte in seguito alla decisione di dare all'idrogeno un ruolo di rilievo nella strategia climatica dell'UE.

    In particolare, il settore dell'idrogeno richiede maggiori finanziamenti dall'UE, e la partnership deve migliorare la sua collaborazione con altre iniziative e con l'Innovation Fund, che promuove progetti altamente innovativi per ridurre le emissioni.

    Nonostante le sfide, la partnership è vista come un elemento cruciale per concentrare i progetti attraverso un singolo strumento, ma si prevede che nei prossimi anni l'attenzione dovrà spostarsi sulla scalabilità e sulla produzione.

    L'Unione europea si è posta l'obiettivo di produrre 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile all'anno e importarne altrettante entro il 2030, ma i costi elevati di produzione e la mancanza di infrastrutture ostacolano il settore. L'UE punta anche sulla cooperazione internazionale per costruire un mercato globale dell'idrogeno e ha annunciato accordi con paesi come il Brasile, l'Africa e l'America Latina.

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    La Commissione propone nuove misure in materia di competenze e talenti per contribuire ad affrontare la carenza di manodopera

    15 Novembre 2023

    La Commissione ha presentato una serie di nuove iniziative all’interno di un pacchetto sulla mobilità delle competenze e dei talenti al fine di rendere l'UE più attraente per i talenti provenienti dall'esterno e facilitare la mobilità interna.

    Queste iniziative comprendono la creazione di un EU Talent Pool, l'agevolazione del riconoscimento delle qualifiche acquisite in paesi terzi e la promozione della mobilità per l'apprendimento.
    In primo luogo, la Commissione propone di istituire un EU Talent Pool per facilitare l'assunzione di persone in cerca di lavoro provenienti da Paesi terzi in occupazioni carenti in tutta l'UE. Il pool di talenti dell'UE sosterrà inoltre l'attuazione dei partenariati di talenti. Si tratta di partenariati su misura con Paesi extra-UE, che offrono mobilità per lavoro o formazione. 
    Per accelerare il riconoscimento delle qualifiche acquisite nei Paesi terzi, la Commissione raccomanda inoltre misure volte a modernizzare l'attuale sistema di riconoscimento dell'UE ed avvicinarlo al sistema istituito per i cittadini dell'UE che si trasferiscono in un altro Stato membro.

    Infine, la proposta di raccomandazione del Consiglio incoraggia la mobilità per l'apprendimento a tutti i livelli di istruzione, fissando nuovi obiettivi ambiziosi per il 2030, come quello di aumentare la quota di esperienze di mobilità. La proposta mira a promuovere l'attrattiva dell'UE come destinazione di apprendimento e si impegna a monitorare e sostenere gli Stati membri nell'attuazione di questi obiettivi.

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    La carenza di competenze è uno dei problemi più gravi per le PMI dell'UE secondo una nuova indagine dell'Eurobarometro

    14 Novembre 2023

    Secondo una nuova indagine dell'Eurobarometro, la carenza di competenze è uno dei problemi più gravi per le piccole e medie imprese (PMI) dell'UE

    L'indagine condotta si è dimostrata uno strumento utile per comprendere l'impatto della carenza di competenze sulle PMI e contribuirà all'elaborazione delle politiche della Commissione.

    L'indagine integra anche un altro studio di Eurobarometro pubblicato di recente che si concentra sulle attività di formazione e qualificazione delle imprese.

    Alcune delle principali conclusioni dell'indagine dell'Eurobarometro sono:

    • La carenza di competenze rappresenta un problema serio per le aziende di piccole e medie dimensioni in Europa, essendo identificata come tale dal 53% delle microimprese (<10 dipendenti), dal 65% delle piccole imprese (10-49 dipendenti) e dal 68% delle medie imprese (50-249 dipendenti). Guardando ai due anni precedenti, il 61% delle microimprese e l'80% delle medie imprese hanno avuto difficoltà a trovare e assumere personale con le giuste competenze.
    • Le PMI si trovano più spesso a dover affrontare una carenza di competenze per il personale con formazione tecnica, come ad esempio i lavoratori di laboratorio, i meccanici o altri. Quasi la metà (42%) delle PMI europee ha dichiarato di dover affrontare una carenza di personale qualificato. Questo è particolarmente problematico per le PMI del settore industriale e manifatturiero, con il 47% e il 50% delle PMI che dichiarano di avere problemi ad assumere personale tecnico qualificato.
    • La carenza di competenze colpisce le PMI in vari modi, determinando un aumento del carico di lavoro per il personale esistente, la perdita di vendite o di opportunità di vendita, nonché una riduzione della redditività e della crescita.
    • Solo una PMI su sette (14%) dichiara di assumere personale da altri Stati membri dell'UE per far fronte alla carenza di competenze, anche se la percentuale è più alta per le PMI più grandi. Le barriere linguistiche e, in misura minore, le difficoltà amministrative sono state identificate come i principali ostacoli all'aumento dell'assunzione di personale qualificato in tutta l'UE.
    • La maggioranza delle PMI si è dichiarata relativamente soddisfatta del sostegno politico ricevuto per affrontare la carenza di competenze, pur indicando ulteriori margini di miglioramento. Per quanto riguarda le politiche che meglio supportano le loro esigenze, le microimprese citano soprattutto gli incentivi fiscali (39%) e i sussidi diretti (28%), mentre il 38% delle medie imprese indica come più utile la formazione per l'aggiornamento professionale.

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    Europa interoperabile: Consiglio e Parlamento concordano su servizi pubblici digitali

    14 Novembre 2023

    Il Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di regolamento relativo a misure per un elevato livello di interoperabilità del settore pubblico nell'UE, noto come la normativa sull'Europa interoperabile.

    Il regolamento mira a istituire un nuovo quadro di cooperazione tra le amministrazioni pubbliche dell'UE per garantire la fornitura continua di servizi pubblici a livello transfrontaliero. Introduce misure di sostegno per promuovere l'innovazione e facilitare lo scambio di competenze e conoscenze.

    Si prevede, inoltre, la creazione di una struttura di governance dell'interoperabilità, con l'obiettivo di sviluppare soluzioni di interoperabilità condivise per il settore pubblico dell'UE. Questo consentirà alle amministrazioni pubbliche di contribuire e riutilizzare tali soluzioni, promuovendo l'innovazione collaborativa.

    L'accordo provvisorio mantiene l'approccio generale della proposta iniziale della Commissione, comprendendo:

    • norme per la cooperazione strutturata dell'UE, dove le amministrazioni pubbliche si riuniscono per progetti gestiti dagli Stati membri,
    • un quadro di governance guidato dal "comitato per un'Europa interoperabile",
    • la condivisione e il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità, supportati da uno sportello unico e il portale "Europa interoperabile",
    • misure a favore dell'innovazione e della condivisione delle competenze.

    Le modifiche apportate includono:

    • una definizione più chiara del campo di applicazione, compresa la nozione di "servizi pubblici digitali transeuropei",
    • chiarezza su obiettivi e condizioni per valutazioni obbligatorie dell'interoperabilità,
    • coerenza con normative sull'intelligenza artificiale e la protezione dei dati,
    • un ruolo più incisivo per il comitato per un'Europa interoperabile nella nuova struttura di governance.

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    Firmato l'accordo sul bilancio dell'UE per il 2024

    14 Novembre 2023

    Il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo sul bilancio dell'UE per il 2024, che contribuirà in particolar modo ad affrontare le conseguenze della crisi in Medio Oriente nei Paesi interessati, nonché in Europa e nel suo vicinato

    Tale accordo, accolto con favore dalla Commissione, garantirà il finanziamento delle priorità dell'UE per il prossimo anno. Esso prevede impegni per 189,4 miliardi di euro volti a sostenere la ripresa economica in corso e a rafforzare al contempo l'autonomia strategica dell'Europa. La spesa verde e digitale continuerà ad essere al centro delle prerogative europee.


    Tra le priorità, i finanziamenti saranno destinati a diversi ambiti quali vicinato e sviluppo internazionale, agricoltura e pesca, sviluppo e coesione regionale, ricerca ed innovazione, investimenti strategici, spazio, persone e coesione sociale, costi di finanziamento, ambiente e azione per il clima, protezione per le frontiere, migrazione, sicurezza, mercato unico e salute.

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    Economia sociale: pubblicato un nuovo studio della Commissione europea

    31 Ottobre 2023

    La Commissione europea ha pubblicato lo studio "Promuovere le attività transfrontaliere per l'economia sociale, includendo le imprese sociali', completato da una Guida a supporto degli enti di economia sociale che operano oltre frontiera e con 52 casi concreti di tali attività. 

    Nonostante la varietà di pubblicazioni sull'internazionalizzazione delle PMI e i suoi effetti economici, questi tipi di studi si sono infatti raramente concentrati sugli attori economici sociali e le loro attività oltrefrontiera e di natura globale. Di conseguenza, lo studio si è dedicato all'analisi, alla valutazione e alla diffusione di iniziative transnazionali, attività delle organizzazioni di economia sociale e politiche nazionali di successo, con l'obiettivo di promuovere approcci che possano favorire l'entrata dell'economia sociale nel mercato interno. 

    Lo studio contiene una desk research e una revisione della letteratura sull'argomento, varie interviste e un questionario online, una valutazione di 50 casi di economia sociale transnazionali da 14 Stati membri UE e una panoramica delle politiche nazionali, regionali ed europee sull'argomento. 

    Il report identifica molteplici barriere a livello legale, finanziario e fiscale alle attività di economia sociale e sviluppa diversi percorsi operativi di tali tipologie di enti operativi a livello transfrontaliero, identificandone diversi obiettivi e approcci e sottolineando la rilevanza di tali operazioni internazionali non solo su indicatori di crescita, ma anche per l'introduzione di innovazioni sociali, nuovi modelli di governance e pratiche di sostenibilità.

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    Pubblicato nuovo studio EPO sul rapporto tra proprietà intellettuale e startup

    31 Ottobre 2023

    Lo European Union Intellectual Property Office (EUIPO) e lo European Patent Office (EPO) hanno pubblicato l’indagine “Patents, trade marks and startup finance”, che analizza un aspetto fondamentale per il successo delle startup europee: la proprietà intellettuale (PI).

    Il rapporto rivela che i diritti di PI giocano un ruolo determinante nello sviluppo e nei risultati delle startup che si impegnano nella ricerca di marchi o brevetti in una fase iniziale godono di un vantaggio notevole, con una probabilità di successo mediamente 10,2 volte superiore rispetto a quelle che non lo fanno. In particolare, la rilevanza della proprietà intellettuale si estende ampiamente a vari settori in crescita, tra cui la biotecnologia, la scienza, l'ingegneria, la sanità e la produzione

    Tuttavia, lo studio ha anche evidenziato notevoli variazioni nella percentuale di società che hanno richiesto diritti di PI e ha osservato disparità significative tra i paesi europei.

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    Nuova imprenditorialità: richiesta la creazione di una strategia globale per le start-up e le scale-up

    20 Ottobre 2023

    Il Parlamento europeo chiede la creazione di una strategia globale per le start-up e le scale-up, basata su una nuova definizione di questo tipo di imprese che tenga conto delle loro specifiche esigenze. L'attuale legislazione relativa all'accesso ai programmi di sostegno dell'UE mette le start-up nella stessa categoria delle PMI, che sono definite in termini di numero di dipendenti e di fatturato. Secondo un progetto di relazione presentato il 12 ottobre alla Commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE), questa definizione generica rende più difficile per le start-up ottenere finanziamenti e crescere.

    La relazione invita la Commissione a proporre definizioni armonizzate di start-up e scale-up che riflettano le differenze rispetto alle PMI e a rivalutare l'effetto sulle start-up di leggi come il pacchetto di sgravi per le PMI presentato dalla Commissione a settembre. Il pacchetto di misure di sostegno alle PMI mira a fornire un sollievo a breve termine, a stimolare la competitività e la resilienza delle PMI a lungo termine e a promuovere un ambiente imprenditoriale equo e favorevole alle PMI. Esso comprende una proposta di regolamento sui ritardi di pagamento e una direttiva sulla semplificazione fiscale per le PMI.

    Nella relazione viene chiesto di potenziare i meccanismi di finanziamento per dare alle start-up un maggiore accesso agli appalti pubblici, alle sovvenzioni, ai prestiti e al capitale di rischio, e di esplorare la possibilità di istituire un apposito fondo europeo per le start-up e le scale-up. Si chiede, inoltre, di rendere più ricettivo l'ambiente nel suo complesso, istituendo regimi fiscali favorevoli agli imprenditori, semplificando le procedure amministrative, favorendo la collaborazione tra start-up e aziende consolidate e promuovendo le competenze digitali e l'imprenditorialità.

    Infine, dovrebbero esserci maggiori incentivi fiscali per le start-up e le scale-up coinvolte nelle transizioni verdi e digitali, e misure che promuovano l'adozione della tecnologia da parte delle start-up come parte del pacchetto di sgravi per le PMI.

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    Tecnologie critiche: in che modo l'UE intende sostenere le industrie chiave

    18 Ottobre 2023

    Uno degli obiettivi strategici principali dell'UE è rafforzare la competitività dell'economia europea sostenendo il suo cambiamento in linea con la trasformazione verde e quella digitale. Negli ultimi anni, l'industria dell'UE è stata messa alla prova da fattori quali alta inflazione, carenza di manodopera, interruzioni della catena di approvvigionamento, aumento dei tassi di interesse e picchi nei prezzi dell'energia.

    Nel giugno 2023, la Commissione europea ha presentato la revisione di medio termine del Quadro Finanziario Pluriennale dell'UE 2021-2027. Come parte del pacchetto, ha proposto la creazione della Piattaforma STEP. La Piattaforma è uno strumento per sviluppare tecnologie emergenti critiche, rilevanti per le transizioni verdi e digitali e per la sovranità strategica dell'UE.

    La Piattaforma mira a potenziare la capacità produttiva nelle tecnologie digitali (es. microelettronica, cloud computing, intelligenza artificiale, cybersecurity, 5G, ecc.), tecnologie pulite (es. energia rinnovabile, stoccaggio di elettricità e calore, combustibili rinnovabili di origine non biologica, combustibili alternativi sostenibili, ecc.) e biotecnologie (es. biomolecole, farmaci, tecnologie mediche, ecc.). L'obiettivo è anche rafforzare le catene del valore e affrontare la carenza di manodopera e competenze in questi settori.

    Secondo la proposta della Commissione, STEP mobiliterà fondi nell'ambito degli attuali strumenti dell'UE e utilizzerebbe ulteriori €10 miliardi per rafforzare alcuni programmi (InvestEU, Horizon Europe, l'Innovation Fund e il Fondo Europeo per la Difesa).

    Un nuovo marchio di qualità dell'UE, il Sigillo di Sovranità, verrà assegnato a progetti di alta qualità che contribuiscono agli obiettivi della STEP. Ciò dovrebbe dar loro visibilità e attirare investimenti pubblici e privati.

    Nell'ottobre 2023, le commissioni industria (ITRE) e bilanci (BUDG) hanno adottato una relazione sulla creazione della STEP. Gli eurodeputati hanno mirato a rafforzare l'iniziativa in modo che possa supportare meglio l'industria dell'UE. Le loro proposte includono:

    • Un extra di €3 miliardi oltre ai proposti €10 miliardi, portando i nuovi fondi sotto la STEP a €13 miliardi.
    • Un allineamento più stretto di questa regolamentazione con altri atti legislativi volti a potenziare la competitività industriale - la Legge sull'Industria a Emissioni Zero e la Legge sulle Materie Prime Critiche.
    • Istituzione di un comitato STEP per garantire una implementazione efficace dell'iniziativa. 
    • La Commissione dovrebbe condurre una valutazione entro il 2025 e l'istituzione di un vero e proprio Fondo di Sovranità per sostenere le industrie strategiche dovrebbe essere considerata per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE dopo il 2027.

    Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sull'istituzione dello STEP a ottobre 2023 ed è pronto ad avviare i negoziati con il Consiglio sul testo finale.

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    Il programma di lavoro della Commissione per il 2024

    17 Ottobre 2023

    Ogni anno la Commissione adotta un programma di lavoro in cui sono elencate le azioni che prevede di realizzare nell'anno successivo. Il programma di lavoro informa i cittadini e i colegislatori degli impegni politici in termini di presentazione di nuove iniziative, ritiro di proposte in sospeso e riesame della normativa UE vigente.

    Il 17 ottobre la Commissione ha adottato il suo programma di lavoro per il 2024, che punta con decisione alla semplificazione delle norme per i cittadini e le imprese in tutta l'Unione europea e fa seguito all'impegno della presidente von der Leyen di ridurre del 25% gli obblighi di comunicazione, in linea con la strategia volta a rafforzare la competitività a lungo termine dell'UE, e di fornire aiuti alle PMI.

    Con la realizzazione di oltre il 90% degli impegni assunti negli orientamenti politici del 2019, e solo pochi mesi prima delle elezioni europee del 2024, le nuove iniziative delineate nel programma di lavoro si limitano a quelle ancora necessarie per rispettare gli impegni della Commissione o per affrontare le sfide emergenti. Le nuove iniziative proposte prendono lo spunto dal discorso sullo stato dell'Unione del 2023 e dalla lettera di intenti della presidente von der Leyen.

    La strategia della Commissione sulla competitività a lungo termine ha fissato l'obiettivo di ridurre del 25% gli oneri associati agli obblighi di comunicazione senza compromettere gli obiettivi politici delle iniziative interessate. A tal fine la Commissione ha cercato di semplificare gli obblighi di comunicazione, ad esempio mediante la riforma del codice doganale dell'Unione, che consentirà agli operatori commerciali di risparmiare circa 2 miliardi di € sui costi. La proposta di revisione delle norme sulle indagini statistiche mira a ridurre i costi – anche per le PMI – di 450 milioni di €

    Il programma di lavoro per il 2024 contiene ulteriori proposte di semplificazione che riguardano diversi settori strategici, senza che ciò comporti norme meno rigorose in campo sociale, ambientale o economico o in materia di sicurezza e protezione dei consumatori. Le semplificazioni previste ottimizzeranno gli obblighi di comunicazione di uso limitato, ad esempio consolidando gli obblighi che si sovrappongono, riducendo il numero delle imprese interessate e aumentando la digitalizzazione.

    La Commissione porterà avanti la realizzazione del Green Deal europeo, il programma dell'Unione per la crescita, in modo da garantire che la transizione verde sia equa, intelligente e inclusiva. In questo contesto si inseriranno il dialogo con i cittadini e l'industria e i lavori preparatori per sostenere i cittadini e le imprese vulnerabili nella transizione, grazie anche al Fondo sociale per il clima. Verrà avviato un dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura nell'UE. Sulla scia dell'impegno volto a rendere l'Europa pronta per l'era digitale, la Commissione adotterà iniziative per rendere disponibili alle start-up nel settore dell'IA i nostri computer ad alte prestazioni e proporrà una normativa spaziale europea.

    L'economia dell'UE ha dimostrato resilienza di fronte a una serie di crisi senza precedenti. Nel 2024 la Commissione si concentrerà sulle sfide connesse alla carenza di manodopera e di competenze, all'istruzione, al dialogo sociale, all'inflazione e alla facilità di fare impresa.

    E' stato pubblicato un invito a presentare contributi per sondare i portatori di interessi in merito agli onerosi obblighi di comunicazione ed inoltre saranno condotte ulteriori consultazioni con le imprese (compresa la rete dei rappresentanti per le PMI), gli esperti degli Stati membri e altri portatori di interessi al fine di individuare le questioni e i settori particolarmente problematici da considerare prioritari.

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    La Commissione europea lancia nuove misure per la competitività e la resilienza delle PMI

    15 Settembre 2023

    La Commissione europea ha presentato una serie di iniziative per le PMI nel contesto economico attuale, a rafforzamento della loro resilienza alle sfide poste dalla doppia transizione (verde e digitale): la Comunicazione sulle misure di sostegno alle PMI.

    Il documento propone nuove iniziative a sostegno della competitività di lungo termine e del rafforzamento della trasparenza, nonché l'accesso alla finanza, il miglioramento dell'ambiente di business e il supporto alla crescita delle PMI. 

    La Commissione ha altresì pubblicato nuove proposte per un Regolamento sui pagamenti tardivi nelle transazioni commerciali e una direttiva che stabilisce un Sistema fiscale centrale per le PMI, il quale consentirà alle PMI operative oltrefrontiera la possibilità di interagire solo con un ente fiscale invece di tutti quelli dei Paesi dove operano.

    In aggiunta, la Commissione ha proposto molteplici misure non legislative a sostegno del pieno potenziale economico delle PMI. Tra queste, si propone di stimolare gli investimenti a disposizione delle PMI, oltre ai 200 miliardi di € cui le PMI potranno avere accesso nell'ambito dei diversi programmi di finanziamento dell'UE previsti fino al 2027 e di sostenere la manodopera qualificata nelle PMI attraverso azioni di formazione nell'ambito delle Partnership per le competenze e altre iniziative.

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    Transizione verde e digitale nel settore tessile: pubblicato il bando EuroBoosTEX per PMI innovative

    15 Settembre 2023

    Pubblicato il secondo bando del progetto EuroBoosTEX, finanziato dalla programma COSME tramite il bando Euroclusters, con l'obiettivo di supportare la transizione verde e digitale nel settore tessile.

    In particolare, il bando punta a finanziare progetti presentati da PMI innovative riunite in piccoli consorzi per supportare la loro adozione di processi e tecnologie pensate per la transizione verde e digitale. Il bando non finanzierà l'acquisto di tecnologie ma punta ad aumentare la consapevolezza delle PMI con piccoli progetti pilota di nuova concezione per testare e adattare i processi aziendali per facilitare la doppia transizione.

    destinatari del bando sono le PMI innovative attive nell'ecosistema tessile; anche le PMI del settore manifatturiero avanzato possono partecipare ma se forniscono supporto alle imprese tessili. In entrambi i casi, per essere ammissibili devono essere stabilite o avere una filiale in uno dei 27 Stati membri dell'UE.

    La composizione dei consorzi deve assumere una delle seguenti forme:

    1. Un consorzio composto da due PMI tessili.
    2. Un consorzio che comprende una PMI tessile e una PMI di produzione avanzata.

    La sovvenzione sarà di 30.000 euro per PMI con un sostegno finanziario di 60.000€ per progetto in consorzio.

    La scadenza del bando è fissata all'8 novembre 2023.

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    Pubblicato bando a sostegno della transizione digitale delle imprese dell'economia sociale

    15 Settembre 2023

    È aperto il bando “Proximity and social economy industrial ecosystem: boosting the digital transition of social economy enterprises and SMEs” nell’ambito del Single Market Programme, con scadenza per partecipare fissata al 21 novembre 2023.

    Gli obiettivi principali della call sono:

    • rafforzare la transizione digitale e le capacità delle PMI dell'economia sociale attraverso attività di capacity buildingtrasferimento di conoscenze e cooperazione transnazionale, favorendo le loro performance economiche, organizzative e di impatto;
    • rafforzare la capacità digitale delle "organizzazioni abilitanti" dell'economia sociale (ovvero quelle organizzazioni che rappresentano o sostengono le PMI dell'economia sociale e che operano a livello locale, regionale, nazionale o europeo) in modo che possano sostenere i loro membri, clienti e stakeholder nella transizione digitale;
    • rafforzare, laddove la maturità digitale lo consenta, il ruolo dell'economia sociale come motore dell'innovazione sociale digitale.

    Il budget disponibile per il bando è di 8.000.000 di euro.

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    Digital Europe: al via un nuovo bando per sostenere il potenziale innovativo delle PMI

    07 Settembre 2023

    La Commissione europea ha lanciato un nuovo bando nell’ambito del programma Digital Europe dal titolo “Supporting competitiveness and innovation potential of SMEs" (DIGITAL-EUROHPC-JU-2023-SME-01-01), con scadenza prevista per il 7 novembre 2023.

    L'obiettivo dell'azione è dotare le PMI di capacità di calcolo avanzate sulla base dell'HPC (High Performance Computing), consentendo loro di promuovere l'innovazione, migliorare la competitività e superare le sfide della digitalizzazione della R&S e dei processi aziendali.

    Promuovendo l'adozione dell'HPC, l'azione sbloccherà nuove opportunità, accelererà la crescita e favorirà lo sviluppo economico delle PMI.

    Per essere ammissibili, i beneficiari devono essere persone giuridiche (enti pubblici o privati) ed essere stabiliti in uno dei Paesi ammissibili.

    Il budget disponibile è di € 30.000.000

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    Sede di Bruxelles
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    Da Lunedì a Giovedì: 9.00 - 12.30 e 14.30 - 17.00; Venerdì: 9.00 - 14.30 

    Note

    Sara Solazzo
    Av. Marnix 30 - 1000 Bruxelles
    Tel. +39 340.5875067
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    Ultima modifica
    Mar 27 Feb, 2024