Transizione energetica cresce la spinta delle imprese piemontesi: quasi un'azienda manifatturiera su tre è già attiva o pronta a investire

A frenare sono i costi troppo alti, la burocrazia e la mancanza di competenze

La transizione energetica nel settore manifatturiero piemontese mostra un incoraggiante e crescente dinamismo. Quasi un'impresa su tre (28,6%) ha già investimenti in corso o li sta pianificando per i prossimi due anni, segnalando un'accelerazione rispetto al passato. Diminuisce, di conseguenza, la percentuale di aziende che considerano il tema non prioritario, passando dal 74,1% del 2024 al 71,5% di oggi.

Questo è quanto emerge dal focus di approfondimento sulla transizione energetica realizzato da Unioncamere Piemonte nel mese di luglio 2025 su un campione significativo di circa 1.700 imprese manifatturiere piemontesi, analogamente a quanto fatto anche nel 2024.

"I dati di quest'anno sono un segnale di grande incoraggiamento. Mostrano che un nucleo sempre più solido di imprese manifatturiere ha compreso la portata strategica degli investimenti in efficienza e fonti rinnovabili. Vedere crescere la percentuale di aziende attive e, parallelamente, ridursi la platea di quelle che non ritengono il tema una priorità, ci dice che la direzione intrapresa è quella giusta. Il nostro ruolo ora è supportare questa spinta e creare le condizioni perché questo diventi un vantaggio competitivo per l'intero sistema produttivo regionale" sottolinea il Presidente di Unioncamere Piemonte, Gian Paolo Coscia.

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Lun 10 Nov, 2025