L’andamento della congiuntura manifatturiera in Piemonte: nel II trimestre 2025 la produzione industriale registra una crescita contenuta, ma pesano le incertezze sul futuro

Bene l'aerospazio e l'alimentare, in calo i metalli e le pmi

Nell’ambito della consueta collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese, Unioncamere Piemonte diffonde oggi, martedì 30 settembre 2025, i dati della 215ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata in collaborazione con gli Uffici Studi delle Camere di commercio provinciali.

La rilevazione è stata condotta nei mesi di luglio e agosto 2025 con riferimento ai dati del periodo aprile-giugno 2025 e ha coinvolto 1.686 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 94.765 addetti e un valore pari a circa 36 miliardi di euro di fatturato.

Nel secondo trimestre del 2025, il Piemonte ha mostrato segnali di una lenta ripresa, distinguendosi positivamente dal quadro economico nazionale. Il PIL congiunturale regionale è cresciuto dello 0,2%, un dato in controtendenza rispetto alla performance dell'Italia nel suo complesso, che secondo l'Istat ha registrato una lieve contrazione dello 0,1%. A trainare la crescita sono stati i servizi e il turismo, settore che ha evidenziato un'ottima performance, con un aumento degli arrivi e delle presenze rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

In un contesto globale incerto, anche il settore manifatturiero piemontese ha dimostrato capacità di tenuta. La produzione industriale regionale è cresciuta, in netta controtendenza rispetto al calo segnato a livello nazionale. Nonostante il rallentamento delle esportazioni verso i mercati tradizionali, le imprese piemontesi hanno saputo adattarsi e investire in nuove tecnologie, mantenendo una dinamica produttiva positiva e limitando il calo che ha colpito l'industria nel resto d'Italia.

La variazione media della produzione manifatturiera per il II trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si è attestata al +1,2%.